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Binge Eating ed “Alimentazione Consapevole"

Immagine del redattore: mireosteomireosteo

Il Binge Eating Disorder (BED) è un disturbo alimentare caratterizzato da episodi ricorrenti di abbuffate, dove l'individuo consuma grandi quantità di cibo in breve tempo, spesso accompagnato da un senso di perdita di controllo e profondo disagio. Affrontare il BED richiede un approccio multidisciplinare, nel quale il nutrizionista svolge un ruolo cruciale. Riccardo D'Angelo, esperto nutrizionista di Mireo Studio, ci illustra come può essere d'aiuto in questo percorso.

Binge eating nutrizionista Dott. Riccardo D’Angelo Mireo Studio Camaiore Versilia Viareggio Pian di conca Forte dei Marmi Pietrasanta Lucca


Pianificazione dei pasti

Uno dei primi passi che svolgono il nutrizionista ed il paziente nella gestione del BED è sviluppare un piano di pasti equilibrato che rispetti le sue esigenze nutrizionali, preferenze e stile di vita. Questo approccio aiuta a normalizzare i pattern alimentari, cercando pian piano di normalizzare, ad esempio, quelli che sono i normali e fisiologici cicli di fame e sazietà.


Miglioramento del rapporto con il cibo

Un aspetto fondamentale del trattamento è cambiare la percezione che il paziente ha del cibo. Spesso, chi soffre di BED vede il cibo come nemico o rifugio. Il nutrizionista, in parallelo con lo psicoterapeuta, attraverso sessioni educative aiuta a riformulare queste convinzioni, promuovendo un rapporto sano con l'alimentazione. Si incentra sull'importanza di ascoltare e rispettare i segnali del corpo, incoraggiando una relazione più intuitiva e consapevole con il cibo, affinchè le conoscenze alimentari acquisite risultino strategiche nella gestione quotidiana della propria nutrizione, alla base di quella che viene anche definita “alimentazione intuitiva, consapevole” (“mindful eating”, in inglese).


Correzione di carenze nutrizionali

Il BED può portare a squilibri nutrizionali dovuti a diete disordinate. Il nutrizionista effettua una valutazione completa dello stato nutrizionale del paziente, identificando eventuali carenze e intervenendo con adeguamenti dietetici o supplementi, se necessario. Questo non solo migliora la salute fisica complessiva, ma può anche influenzare positivamente l'umore e il benessere psicologico.


Collaborazione con Simona Lemmetti: un approccio psicologico al BED

Nel trattamento del Binge Eating Disorder, la partnership tra il nutrizionista e la psicologa rappresenta un pilastro centrale. Mentre ci si focalizza sull'equilibrio nutrizionale, la psicologa indaga le dimensioni psicologiche, affrontando le dinamiche emotive che contribuiscono al disturbo.


Simona Lemmetti lavora per scardinare i modelli di pensiero negativi che spesso accompagnano il BED. Utilizzando tecniche come la mindfulness e la terapia cognitivo-comportamentale, Simona guida i pazienti attraverso un percorso di autoconsapevolezza e cambiamento, insegnando loro come gestire le emozioni senza rifugiarsi nel cibo.


Questa collaborazione tra nutrizionista e psicologa crea un ambiente terapeutico completo, dove i pazienti possono esplorare e risolvere sia le cause nutrizionali sia quelle emotive del loro disturbo, conducendo verso una guarigione più profonda e sostenibile.



In conclusione, il nutrizionista, con la sua competenza e empatia, diventa un punto di riferimento essenziale per chi lotta contro il BED, accompagnando il paziente verso un cammino di recupero e riconciliazione con il proprio corpo e il cibo. Riccardo D'Angelo di Mireo Studio sottolinea l'importanza di un approccio individualizzato, che tenga conto delle peculiarità di ciascun individuo, per garantire il successo a lungo termine nel trattamento del BED.


Mireo Studio 2024

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