
Hai appena scoperto che sta per entrare qualcuno di nuovo nella tua vita e che non andrà da nessuna parte senza di te (o almeno per un po'). Una donna in gravidanza che ha bisogno di provare l'osteopatia. Un bambino, un fulmine a ciel sereno, forse un piccolino tanto desiderato che sta per arrivare nella tua esistenza per cambiarla. E la cambia fin da subito, a partire dal tuo corpo. Il primo trimestre della gravidanza può regalarti sensazioni nuove, maggiore sensibilità agli odori o sintomi a volte sgradevoli come la nausea o il vomito, sonnolenza, stanchezza e gonfiore al seno. E’ possibile che si presentino anche delle piccole perdite legate al ciclo che poi sparirà o perdite legate all’impianto. Il piccolino si sta formando facendo enormi trasformazioni in queste prime importantissime settimane di vita.
L'inizio di una gravidanza richiede apertura ad una riprogrammazione generale dei ritmi in ambito lavorativo, sociale e familiare. Quasi fin da subito verrai seguita tramite il Servizio Sanitario Nazionale da un team di professionisti ginecologi, nutrizionisti e ostetriche che ti accompagneranno nella calendarizzazione dei molti esami obbligatori e facoltativi da svolgere con lo scopo di monitorare il completo sviluppo del bambino e rassicurare sulla buona salute globale della mamma.
E l'osteopata?

Ecco, l’osteopata può offrire un valido aiuto quando insorgono eventuali disturbi dipendenti dai tanti cambiamenti del corpo durante la gravidanza. A partire dall’aumento delle dimensioni dell’utero dopo la fecondazione. L’utero infatti man mano che si ingrandisce può richiedere adattamenti posturali: con la crescita del feto, il baricentro si sposta sempre più anteriormente e la colonna vertebrale si modifica creando tensione, se non dolore, nelle aree dorso-lombare (D12-L1) e lombo-sacrale (L5-S1). A questi si aggiungono aumenti di carico che coinvolgono muscoli come l'ileo-psoas e il diaframma toracico protagonista della respirazione. Oltre a ciò, si aggiungono modificazioni ormonali già a partire dalla decima settimana di gravidanza: infatti ormoni come la relaxina causano lassità delle articolazioni sacro-iliache e della sinfisi pubica. Lo scopo è rendere mobile il bacino affinché possa aumentare la sua ampiezza facendo spazio al feto. Lo stesso crescerà fino a discendere sempre di più causando talvolta col suo peso la comparsa di sintomi come sciatalgie o parestesie agli arti inferiori. Tramite le manipolazioni si può migliorare il drenaggio dei liquidi: infatti la ritenzione idrica (congestione) può aumentare il gonfiore delle estremità superiori (a volte con esito di tunnel carpale) e inferiori.
Perché si può ricorrere all'osteopatia?

Il trattamento osteopatico (OMT Osteopathic Manipulative Treatment) può essere una validissima opportunità di miglioramento della qualità di vita della mamma nei diversi stadi della gravidanza.
Il principio fondante dell'osteopatia è che il corpo è dotato di capacità di auto-regolazione e l'osteopatia stessa migliora e ottimizza le funzioni fisiologiche o para fisiologiche risolvendo le disfunzioni somatiche e alleviando il dolore preservando l'omeostasi a beneficio della mamma e del feto.
Con il trattamento osteopatico si riequilibrano le tensioni, si migliora la mobilità o si possono prevenire dolori alla colonna vertebrale, al bacino, al pube, al coccige migliorando la funzione e agevolando il bambino in preparazione al parto.
Ogni gravidanza è una storia a sé per questo si lavora in équipe coadiuvando il controllo medico, ginecologico e la preparazione ostetrica agendo in totale sicurezza.
Nella mia esperienza di osteopata un’altra delle grandi difficoltà della mamma è affrontare la paura del dolore del parto che in fondo al percorso avverrà. Insegno alla mamma ad ascoltarsi, a connettersi maggiormente con se stessa e quindi con il suo piccolo. Lavoro strutturalmente e indirettamente anche con l’aiuto del controllo della respirazione, quest’ultima andrà in soccorso alla mamma per gestire il dolore durante il travaglio e il parto.
Di questo percorso tra madre e osteopata amo la totale fiducia che si instaura.
Il mio scopo è quello di far concentrare la mamma su di sé quando siamo in studio e permetterle anche attraverso degli esercizi di proseguire il lavoro a casa, ciò diventa un obiettivo sano della mamma che coinvolgerà anche il resto della famiglia alla preparazione fisica, mentale e ambientale per il nuovo arrivo.
E una volta che è nato?
Il periodo post parto è di recupero per la mamma. Arrivando a casa dovrà dedicarsi alle sue esigenze e a quelle del bambino. Potranno presentarsi stress e dolori alla schiena dopo posizioni mantenute o durante l'allattamento. Sottoporsi alla terapia osteopatica è fondamentale per ottenere un buon recupero, e la tendenza è trattare sia la madre che il piccolo. Riguardo quest'ultimo, infatti, ci sono indicazioni terapeutiche a scopo preventivo e non, proprio fin dalla nascita.
Bibliografia
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Sheraton Anna; Streckfuss Julie; Grace Sandra, Experiences of pregnant women receiving osteopathic care, Journal of Bodywork and Movement Therapies, 2017
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